Documento Valutazione Rischi
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La valutazione del rischio è il punto di partenza e quello da cui prendono origine e in cui si incardinano i problemi relativi alle decisioni da prendere in materia di sicurezza sul lavoro e di rischi ambientali per la collettività. E' lo strumento fondamentale che permette al datore di lavoro di individuare le misure di prevenzione e protezione e di pianificarne l'attuazione.
Il rischio va valutato sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo; il primo aspetto è più facilmente individuabile, esistono strumenti, sufficientemente validati e strutturati per diverse situazioni, che sono di grande aiuto nella valutazione dei rischi lavorativi e non, anche se ci si può trovare ad avere grosse difficoltà in alcuni casi in cui non sono disponibili sufficienti dati scientifici, statistici ed epidemiologici, per cui le informazioni sono scarse e rendono difficile l'attuazione della fase decisionale.
La valutazione quantitativa è sicuramente più complessa da attuare, specie per i rischi per i quali non esiste il riferimento a un qualche tipo di misurazione. Anche in questo caso si configura la possibilità che una mancata quantificazione impedisca una corretta valutazione, per cui ci si trova davanti alla impossibilità di prevedere il danno che potrebbe verificarsi.
I risultati della valutazione dei rischi sono fondamentali per pianificare una corretta gestione. Quest'ultimo è il momento maggiormente legato alle decisioni politiche; non sempre è possibile valutare correttamente e soprattutto in termini quantitativi il rischio e la natura del danno che una situazione di pericolo può determinare, per cui a volte diventa piuttosto complesso attuare delle misure di prevenzione e di protezione che siano consone e soprattutto sufficienti.
La valutazione del rischio, inteso come probabilità che si verifichi un evento dannoso conseguente all'esposizione ad un pericolo, è l'insieme delle complesse operazioni che devono essere effettuate per stimare qualsiasi esposizione ad un pericolo, in relazione con le modalità di svolgimento delle procedure lavorative.
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In cosa consiste la valutazione dei rischi?
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La valutazione dei rischi è un processo di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti da pericoli presenti sul luogo di lavoro.
Consiste in un esame sistematico di tutti gli aspetti dell’attività lavorativa,
volto a stabilire:
â– cosa può provocare lesioni o danni;
â– se è possibile eliminare i pericoli e, nel caso in cui ciò non sia possibile;
â– quali misure di prevenzione o di protezione sono o devono essere messe
in atto per controllare i rischi.
I datori di lavoro hanno il dovere, da un lato, di garantire la sicurezza e la salute
dei lavoratori in relazione a ogni aspetto collegato all’attività lavorativa e,
dall’altro lato, di effettuare una valutazione dei rischi. La direttiva quadro
dell’UE sottolinea il ruolo fondamentale della valutazione dei rischi e
stabilisce le disposizioni di base che ogni datore di lavoro deve rispettare. Gli Stati membri, tuttavia, hanno il diritto di adottare disposizioni più rigorose per tutelare i propri lavoratori (cfr. la normativa specifica del proprio paese).
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Perché effettuare un documento di valutazione dei rischi?
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Ogni manciata di minuti qualcuno nell’UE muore a causa del lavoro. Ogni anno, inoltre, centinaia di migliaia di lavoratori sono vittime di infortuni sul lavoro, mentre altri chiedono permessi per malattia a causa dello stress, dell’eccessivo carico di lavoro , di disturbi muscoloscheletrici o di altre malattie legate all’attività lavorativa.
Gli infortuni e le malattie, oltre a generare costi in termini di disagio umano a carico dei lavoratori e delle loro famiglie, vanno a incidere sulle risorse dei sistemi sanitari e riducono la produttività delle aziende.
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La valutazione dei rischi è fondamentale per una gestione efficace della sicurezza e della salute e può essere considerata la chiave di volta per limitare gli infortuni legati all’attività lavorativa e le malattie professionali.
Se svolta in maniera corretta, può migliorare la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro e, più in generale, accrescere il rendimento dell’azienda.
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Come si valutano i rischi?
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Per la maggior parte delle imprese dovrebbe essere sufficiente un semplice approccio alla valutazione dei rischi in cinque fasi. Esistono, tuttavia, altri metodi altrettanto efficaci, in particolare per rischi e situazioni più complessi.
Fase 1 — Individuare i pericoli e i VValutazione rischi
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Di seguito sono riportati alcuni suggerimenti per facilitare l’individuazione dei pericoli:
â– ispezionare il posto di lavoro e verificare cosa può arrecare danno;
â– consultare i lavoratori e/o i loro rappresentanti per conoscere i problemi riscontrati;
â– considerare i pericoli a lungo termine per la salute, come livelli elevati di rumore o l’esposizione a sostanze nocive, nonché i rischi più complessi o meno ovvi come i rischi psicosociali o i fattori legati all’organizzazione;
â– esaminare i registri aziendali degli infortuni e delle malattie;
â– raccogliere informazioni da altre fonti quali:
— manuali d’istruzioni o schede tecniche dei produttori e fornitori;
— siti web dedicati alla sicurezza e alla salute occupazionale;
— organismi, associazioni commerciali o sindacati a livello nazionale;
— normative e norme tecniche.
È importante capire chiaramente, per ciascun pericolo, quali sono le persone esposte al rischio; ciò può essere utile per individuare il modo migliore per gestire tale rischio. Questo non significa elencare ciascun lavoratore per nome, bensì indicare gruppi di persone, come per esempio «personale impiegato nei magazzini» o «passanti».
Possono essere a rischio anche categorie di persone come gli addetti alle pulizie, i contraenti e il pubblico.
Particolare attenzione deve essere prestata alle questioni di genere e ai gruppi di lavoratori che possono essere maggiormente a rischio o che hanno particolari requisiti (cfr. il riquadro). In ogni caso, è importante determinare in che modo queste persone possono subire danni, ossia quale tipo di infortunio o malattia può presentarsi.